Sono tante le campagne di crowdfunding che hanno fatto storia, e quella di MyKronoz non è da meno. In pochissimo tempo, infatti, la campagna ha raccolto più di 6,5 milioni di dollari su Kickstarter e Indiegogo, permettendo alla compagnia di dare vita al ZeTime Petite. Al Mobile World Congress 2018 di Barcellona, l’azienda ha portato il nuovo MyKronoz ZeTime Petite. Scopriamo tutti i dettagli sul prodotto.
Al giorno d’oggi esistono due tipi di smartwatch: quelli con nessuna parte meccanica, caratterizzati da un quadrante completamente digitale e quelli ibridi, ovvero muniti di sezioni effettivamente meccaniche. È questo il caso del MyKronoz ZeTime Petite, uno smartwatch ibrido che, come dicevamo ad inizio articolo, ha fatto molto parlare di sé per la sua gloriosa campagna di raccolta fondi. Dopo essere stato protagonista al passato CES di Las Vegas, il prodotto è finalmente sbarcato anche a Barcellona, al MWC 2018, dando così segno che lo smartwatch è pronto per conquistare anche il vecchio continente.
Il design presenta una cassa da 39 mm in acciaio inossidabile, dove il display TFT da 1.05 pollici con risoluzione 240 x 240 pixel è munito di due lancette meccaniche pensate per mostrare l’ora – ecco l’anima ibrida. Al suo interno troviamo il modulo Bluetooth 4.2 tramite cui si connette a dispositivi iOS e Android, sensore HR per il battito cardiaco e accelerometro a tre assi per tracciare l’attività fisica e la qualità del sonno. Le dimensioni della cassa sono di 39 x 12,6 mm per 80 grammi, mentre la batteria da 180 mAh è in grado di garantire una carica di 30 giorni nella modalità analogica (ibrida) o 3 giorni se utilizzato come smartwatch vero e proprio.
Come ogni smartwatch che si rispetti, il MyKronoz ZeTime Petite offre impermeabilità fino a 5 ATM ed anche una serie di cinturini intercambiabili.
Da vicino, ZeTime Petite risulta essere più affascinante rispetto al modello precedente più grande che ora definiamo “Regular”. Questo è compatto, leggero ma senza risultare dozzinale dal punto di vista del design, che è anzi particolarmente curato e variabile in base all’utilizzo differente di cinturini che possono essere utilizzati. Questi sono oltretutto standard e possono essere intercambiati mediante un meccanismo di montaggio e smontaggio facilitato: davvero ben fatto!
Il sistema operativo di MyKronoz non è Android Wear, ma una cosa completamente a sé. Questo permette allo smartwatch di essere sicuramente più versatile e meno limitato, ma nella gestione delle varie interfacce è un po’ confusionario. Sono tante le feature da utilizzare direttamente al proprio polso, forse in parte anche troppe. Il dispositivo risulta comunque una ottima scelta per un pubblico femminile, oppure semplicemente per chi cercava uno smartwatch non troppo invasivo e voluminoso, magari in caso di polso non troppo spesso.
Piacevole la presenza del cardiofrequenzimetro, così come le varie funzionalità legate all’app companion che consente oltretutto di personalizzare i vari quadranti in modo davvero carino.